Vigo di Fassa

Foto Pat

Ai piedi del Catinaccio, posto su di ampio declivio, Vigo regna sovrano sopra la Valle di Fassa. È importante dal punto di vista storico perché fu sede della Pieve di Fassa. Qui tutta la popolazione arrivava per le celebrazioni religiose importanti come il Natale, ma anche per ricevere i sacramenti come il battesimo, nonché per pagare le decime. Con gli anni le varie parrocchie hanno assunto via via maggior autonomia, ma tutt'oggi Vigo, con il suo piovano, rimane il punto di riferimento della valle.

Oggi è sede anche di importanti istituzioni come il Comprensorio Ladino di Fassa, l'Union di Ladins de Fascia, l'Istituto Culturale Ladino ed il Museo Ladino di Fassa, la cui struttura è stata inaugurata l'estate 2001.

L'Istituto Culturale Ladino sin dal 1976 lavora per il mantenimento e la valorizzazione della lingua, la cultura e le tradizioni della valle e della ladinia. La sua sede si trova a San Giovanni, frazione di Vigo. Anticamente era il "tabià del piovan", cioè lo stabio del piovano e risale al IX secolo. Qui si raccoglievano le decime.

L'Union di Ladins, (Unione dei ladini di Fassa) oltre a preoccuparsi del mantenimento delle tradizioni e dei costumi locali, pubblica anche una rivista settimanale in lingua ladina: "La Usc di Ladins". Anch'essa ha sede in un edificio storico, "la ciasa del monech", la casa del sacrestano, che assieme al "tabià del piovan" e alla canonica decanale erano fra i possedimenti dell'antica pieve.

© Museo Ladino di Fassa

Il Museo Ladino di Fassa è il polo principale di un percorso sul territorio dove si trovano sezioni staccate, che permettono di approfondire nei vari luoghi aspetti particolari della tradizione. A Pera troviamo il mulino, a Penia la segheria veneziana e a Moena la bottega del bottaio. In fase di realizzazione sono la bottega del fabbro, della tessitura, della lavorazione del legno ed il carraio.

Da Vigo salendo sopra il paese, su di un colle, si erge la chiesa di Santa Giuliana, antico santuario in stile gotico, di importanza storica ed artistica. Alla santa, patrona della valle, è legato un culto profondamente radicato nella gente fassana. Ancora oggi, nelle giornate dell'anno a Lei dedicate, hanno luogo lunghe processioni. Da qui si si possono ammirare le cime delle Cigolade, del Latemar, del Cima Dodici, del Gruppo della Vallaccia, del Gruppo del Sassolungo, del Col Rodella e del Sella.

Lasciando Vigo e salendo verso il Passo di Costalunga, si raggiungono tre piccole frazioni dove è ancora praticata l'attività agricola: Costa, Larzonei, Vallonga, Tamion. Qui si possono rivivere tradizioni e aspetti rurali di una volta.

Vigo è ricco di strutture ricettive. Per l'amante dello sport è presente un nuovo centro sportivo, dove possiamo trovare campi da calcio, da calcetto, da tennis ed una palestra artificiale per arrampicata. Qui le grandi squadre del calcio italiano vengono in ritiro d'estate.

In cima al paese c'é una moderna funivia che porta al Ciampedie, a 2000 metri di quota, da dove partono numerose escursioni. Qui ci troviamo ai piedi del Catinaccio, nel giardino delle rose di Re Laurino, una delle leggende più note della valle. L'inverno invece possiamo salire con gli sci e i più esperti potranno scendere sulla pista dedicata ad Alberto Tomba, che per anni si è allenato su queste nevi.

 

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