Soraga

Foto Pat

soraga è situata ai piedi del Catinaccio e del Piz Meda. Con il suo laghetto artificiale ed il verde che la circonda è sinonimo di tranquillità e relax. Offre molte passeggiate nel silenzio della natura. Per questo è sempre più meta di turismo: pur mantenendo la tradizione e la cultura di una volta, si è ingentilita e offre al turista un piacevole ambiente di riposo.

È uno dei più vecchi insediamenti della valle e è distribuito su sette frazioni o masi disposti sui terrazzi alluvionali della valle dell'Avisio: Rois, Sala, Garghele, Palùa, Cioch, Sester e Molin.

Anticamente segnava il confine tra il Principato di Trento e quello di Bressanone, sotto la cui giurisdizione stavano tutti i paesi di Fassa, eccetto Moena. A Soraga possiamo ancora vedere la Casa del Dazio, dove si dovevano pagare le gabelle se si voleva oltrepassare il confine. Lo stemma raffigura l'aquila tirolese con i leoni ed una pecorella, segno del buon pastore.

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Al centro del paese si trova la chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo. È una delle più antiche chiese di Fassa: risale al XVII secolo. All'interno si trova un altare barocco scolpito nel legno e decorato. La leggenda racconta che sia la chiesa scelta dalla contessa di Dolèda per recarsi alla S. Messa domenicale. Lei viveva a Penia, ma scendeva fino a Soraga con tutto il suo seguito.

Arrivando dal paese di Moena, prima del ponte Avisio, sulla destra c'è una lunga strada in salita che ci porta a Soraga Alta, dove troviamo tre degli antichi masi: Rois, Sala e Garghele. A Rois possiamo ancora vedere l'antico maso. Purtroppo la costruzione originaria costruita nel '700 andò distrutta il giorno di Pentecoste del 1944. È stato poi ricostruito l'odierno insediamento. A Garghele possiamo ammirare molti degli antichi fienili.

Soraga è collegata dallo ski-bus alla Ski Area Tre Valli di Moena, come alle altre località sciistiche della valle.

Il fondista invece, può indossare gli sci in paese dal quale parte una bella pista immersa nella natura che lo porta all'anello di sci di Pozza sino a raggiungere Canazei, lungo il percorso dell'Avisio.

Per i bambini Soraga ha creato un bellissimo parco giochi. Anche famiglie e bimbi da fuori paese vengono qui per divertirsi. Oltre ai molti giochi, si ha l'opportunità di essere a contatto della natura.

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Gemma preziosa di Soraga è Fuchiade. Una splendida valle alpina che pur facendo parte del bacino idrografico del Biòis-Cordevole-Piave e non di quello dell'Avisio, è parte integrante del Comune di Soraga. Erano i prati della vecchia regola di Soraga e si trova subito dopo il Passo di S. Pellegrino. Ancora oggi qui viene condotto il bestiame al pascolo l'estate. Le baite che troviamo disseminate su tutto il territorio creano uno spettacolare immagine ai piedi del Costabella. Fra tutte le antiche baite, una sola è stata risparmiata dalla guerra mondiale e la possiamo ancora guardare nella sua originalità: quella che era destinata al deposito di munizioni.

Oggi in fondo alla valle troviamo una piccola chiesetta dedicata alla Madonna della Neve che risale all'anno 1958. Fu costruita per la gente del paese che passava l'estate all'alpeggio. All'interno troviamo un affresco che ricorda un evento particolare successo durante il Nazismo. Il 21 agosto 1944 alcune persone di Soraga e Moena vennero coinvolte in un rastrellamento effettuato dai Nazisti. Vennero liberati grazie all'intervento di Giuseppe Pellegrin, un loro compaesano. A lui è dedicata anche una lapide in marmo vicino all'affresco.

 

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