La prima guerra mondiale

Un evento storico che portò grandi cambiamento nella vita degli abitanti della Valle di Fassa fu la prima guerra mondiale. Per i ladini cominciò il 28 luglio 1914 , con la dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia. Furono arruolati molti giovani che vennero mandati a combattere sul fronte russo. Nel 1915 entrò in guerra anche l’Italia e il fronte si spostò così sulle Dolomiti: l’area ladina fu divisa in due. Cortina come anche Livinallongono vennero occupate dalle truppe italiane.

Vengono richiamati gli Standschützen, volontari, (soprattutto giovani), non soggetti ad obblighi di leva. Anche i paesi della valle di Fassa vengono sgomberati. Già però ai primi di luglio verrà permesso ai fassani di ritornare alle loro case. Eccezione farà Penia perché troppo esposta.

La conseguenza più immediata della guerra fu la scarsità di generi alimentari. L’anno 1918 è ancora oggi ricordato come” l’an da la fam”, ”l’anno della fame”. I paesi si trasformano: alla popolazione civile viene chiesto di prestare attività lavorativa per l’esercito. Cresce la presenza dei prigionieri russi

Finita la Grande Guerra il Tirolo Meridionale passa al Regno d’Italia. Ha fine così l’unità delle valli ladine all’interno della formazione multietnica tirolese. Tra il 1923 ed il 1927 i Ladini vengono divisi in tre Province. Solo dopo la seconda Guerra Mondiale ricominceranno a reclamare la propria identità.

 

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